Flavius, The mad king

DATI DELL'HANDLER

Nome Handler: Alessandro Ruffo

DATI DEL WRESTLER

Nome: Flavius
Soprannome: The mad king
Data di Nascita: Non dichiarata
Provenienza: Oslo, Norvegia
Altezza: 1.91
Peso: 118 kg
Allineamento: Face
Theme Song: Can I play with madness? (Iron Maiden)
Catchphrase: All hail the king!
Titoli vinti: Walrus King of La Playa (titolo da lui creato)

Stile di lotta: Brawling
Stile di lotta secondario: Tecnichal/Martial Arts

MOVES

Mosse tipiche Brawling: Running Lariat, Spinebuster, Stunner, Rock Bottom, Piledriver

Mosse tipiche Tecnichan/Martial Arts: Cross Arm-Bar, Bridging Dragon Suplex, Roundhouse Kick, Enziguri Kick, Springboard Leg Lariat

Finishers: Up to the sky, down to the earth! (Jackhammer), Bow down to the king (Asian mist to Buzzsaw Kick)

BACKGROUND
Cos'è un uomo senza più uno scopo? Domanda da incubo della quale Flavius costituisce la risposta vivente. Un tempo amato e rispettato sovrano di un piccolo stato indipendente, da lui stesso costituito nell'estremo Nord dell'Europa, Flavius è ormai ridotto ad una pallida ombra di sè stesso: la sua mente, corrosa dal vuoto esistenziale e dall'assillante tarlo della follia, l'ha condotto lungo una strada dalla quale non vi è ritorno, similmente al tragico protagonista dell'Enrico IV di Pirandello. Dopo aver sperperato milioni in imprese al limite dell'irrazionale, che oscillano dalla tosatura di centinaia di pecore per la realizzazione di un'immensa quanto inutile coperta in grado di riscaldare il suo castello infreddolito alla lotta a mani nude contro un pericolosissimo gregge di alberi, ha superato il limite decretando per legge l'assunzione del latino come nuova lingua di stato, nell'ottica di un riavvicinamento al Sacro Romano Impero. Improvvisamente i suoi sudditi si sono dunque scoperti repubblicani, affrettandosi ad espellerlo dal paese con un apposito referendum, al quale però hanno partecipato "soltanto" 200 mila persone (il 98% della popolazione), cosa che ha portato Flavius a ritenerlo tutt'altro che legale. Condotto con la forza alla frontiera, il povero ex monarca si è dunque sentito ancor più inutile di prima, precipitando ulteriormente nel vortice della follia. Dopo alcuni anni abbastanza tumultuosi, Flavius si è ritrovato tra le mani un particolare volantino pubblicitario, le cui parole hanno cambiato per sempre il suo destino: "Hai la stoffa per essere il nuovo re del ring? LaPlaya è il posto giusto per te". Da quel momento il mondo del wrestling non sarebbe più stato lo stesso...

GIMMICK
Flavius era un re e, come tale, almeno teoricamente educato in un contesto particolare, con maestri e precettori selezionati minuziosamente e pagati fior di quattrini per farlo eccellere in ogni possibile disciplina. Lettere, eloquenza, arti marziali: questi i campi in cui il suo talento brillava più luminosamente conferendogli, quando era lucido, un carisma ed un portamento tali da guardagnargli l'affetto, oltre che il rispetto, delle masse. Tali caratteristiche non sono scomparse con il crollo nervoso e si manifestano spesso, anche se combinate con elementi che ne sono agli antipodi: non sarà raro vederlo inchinarsi dinnanzi ad una dama e porle i suoi omaggi, prima di procedere ad approcci collocabili nell'incerto limbo tra apprezzamento volgare e molestia sessuale. Flavius è inoltre avvezzo a lunghi monologhi, spesso anche durante gli scontri, che lo rendono simpatico al pubblico ma odioso agli avversari. Ha un carattere solitario ma, quando lega con qualcuno, diviene abbastanza aperto e leale, sebbene a modo suo.

WRESTLING-STYLE
Lo stile di combattimento di Flavius (come tutto ciò che lo riguarda del resto), è abbastanza particolare. Nella maggior parte delle occasioni utilizza un insolito tipo di Brawling, molto violento e scoordinato, riassumibile nel celebre adagio "meniamo le mani!". Problematica è anche la scelta del bersaglio: spesso infatti, anzichè colpire gli avversari, si accanisce contro oggetti inanimati, suppellettili, insetti o qualsiasi altra cosa gli capiti a tiro. Si racconta addirittura che, durante gli allenamenti per potenziare il proprio fisico in vista del colloquio alla Playa, abbia affrontato per ore le onde marine, abbandonando poi lo scontro per sopraggiunta stanchezza. Di tanto in tanto però, per cause ignote, il suo stile subisce uno straordinario cambiamento facendosi estremamente tecnico: prese, sottomissioni e suplex divengono il suo pane quotidiano, fondendosi armoniosamente con calci, pugni e pose che ricordano molto da vicino le arti marziali orientali (in particolare il Kung Fu), decisamente più vicine alla nobile educazione di un sovrano.

ASPETTO FISICO
Flavius non è un uomo che passa inosservato. Dotato di un'altezza fuori dal comune e di una discreta massa muscolare, è però sovente reso identificabile dalla lunga chioma rossiccia e dalle sue pettinature estremamente stravaganti e variegate (dalle trecce alla Obelix ai rasta, passando per afro ed improbabili creste). Il volto è coperto da una barba di media lunghezza del medesimo colore, che contribuisce ad evidenziare per contrasto gli occhi di un azzurro glaciale (talvolta nascosto da lenti a contatto delle più disparate tonalità). Il quadro è poi completato da alcune profonde cicatrici sparse sul torso e sulle braccia, le cui origini e la cui natura (ferite reali o elaborate rappresentazioni grafiche?) appaiono ancora sconosciute.

ATTIRE
Entra nell'arena avvolto in un lungo mantello rosso e con una corona (di plastica) calzata sulla testa. Tra le mani stringe uno scettro bronzeo o una mazza ferrata, a seconda delle occasioni, di cui si libera assieme a corona e mantello prima di salire sul ring. La sua tenuta "da battaglia" consta, per la parte inferiore del corpo, di un mutandone color cuoio e di un paio di ginocchiere e stivali della medesima tonalità. Il suo busto invece è avvolto da due cinghie di ferro che si incrociano sul petto formando una specie di grossa X. Le sue mani sono coperte da guanti leggeri, di quelli che lasciano le dita scoperte, abbinate a mutandone e stivali.

Edited by Kranor - 11/5/2014, 16:26